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Liquidità stagionale ≠ equilibrio economico-finanziario

  • Immagine del redattore: Morris Busi
    Morris Busi
  • 25 lug
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 7 ago

Durante i periodi di maggiore affluenza (estate nelle località balneari, inverno nelle destinazioni sciistiche o termali), è normale osservare:


  • Tassi di occupazione elevati (oltre il 75-80%)

  • Prezzi medi in crescita (ADR positivo)

  • Flussi di cassa mensili attivi


Questi dati, però, vanno letti con cautela. Il benessere reale dell’impresa si misura su base annua e attraverso parametri più robusti, come:


  • Un EBITDA annuale positivo e almeno pari al 10-12% del fatturato

  • Un DSCR (rapporto tra flussi operativi e debito da rimborsare) pari o superiore a 1

  • Un rapporto tra indebitamento netto e mezzi propri inferiore a 2,5

  • La capacità di coprire i costi fissi anche nei periodi di bassa stagione

Una struttura può sembrare florida in estate ma trovarsi in difficoltà appena cala l’occupazione o aumentano i costi non dilazionabili.


Le illusioni che compromettono la gestione


1. Marginalità sovrastimata

I buoni risultati estivi possono far apparire il margine operativo più alto di quanto non sia davvero, ignorando il disallineamento tra entrate e costi su base annua. Senza un'analisi dei flussi economici consolidati, si rischia di sopravvalutare la redditività dell’attività.

2. Rinvio di investimenti critici

Una percezione errata di abbondanza può portare a rimandare interventi fondamentali: manutenzioni strutturali, aggiornamento tecnologico, formazione del personale o lavori di riqualificazione edilizia.

3. Ricorso a debito a breve termine

Falsamente rassicurati dalla cassa disponibile, alcuni imprenditori aumentano l’esposizione finanziaria sottovalutando l’impatto delle rate nei mesi meno redditizi.

4. Immobilismo strategico

Un flusso di cassa positivo può inibire l’azione: si rimanda l’adeguamento dell’offerta, la riorganizzazione interna o il ripensamento della strategia, anche quando la struttura mostra segnali di inefficienza o calo strutturale della domanda.


Gli indicatori da tenere sotto controllo

Per evitare di essere condizionati dall’euforia stagionale, è utile monitorare alcuni parametri fondamentali:


  • Break-even mensile e annuale

  • Free Cash Flow (al netto di investimenti)

  • Posizione finanziaria netta al termine della stagione

  • Fabbisogno di capitale circolante per coprire i mesi “vuoti”

  • Simulazioni di stress finanziario con scenari di domanda ridotta o tariffe inferiori


Solo una visione integrata, che affianchi alla gestione di cassa l’analisi economica e patrimoniale, consente di comprendere se l’attività alberghiera è davvero sostenibile nel tempo.

 
 
 

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